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Milano, storia di Palazzo Marino, prima dimora ora sede del Comune

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Un simbolo della città: storia di Palazzo Marino, uno degli edifici più importanti di Milano.

Molto spesso giriamo per la città di milano, ma non conosciamo la storia dei suoi edifici. Oggi racconteremo la storia di Palazzo Marino. Il palazzo fu costruito da un ricco banchiere, Tommaso Marino nel 1598, con progetto di Galeazzo Alessi. I milanesi non accolsero di buon occhio il palazzo a causa del fatto che nessuno dei due viveva a Milano. Questo fu considerato un oltraggio alla città, ma soprattutto un’opera estranea allo stile milanese.

Dopo la morte del fondatore.

La storia di Palazzo Marino continua anche dopo la morte dello stesso Tommaso. La famiglia subì un tracollo che portò al pignoramento del palazzo per saldare i vari debiti. Con il pignoramento, il palazzo finì inevitabilmente nelle mani dell’amministrazione pubblica. Il palazzo iniziò ad essere lasciato al caso, fino al 1632, quando lo stato vendette il palazzo agli eredi del banchiere Omodei. Nonostante venne venduto a loro, esis non lo abitarnono mai, tant’è che continua a chiamarsi Marino.

Il palazzo tra il ‘600 e l’800.

La storia di Palazzo Marino ci racconta che nel 1600 il palazzo divenne di un’altra ricca famiglia di Milano. Con il passare degli anni però, vennero fatte nuove leggi fiscali, e nel 1700 lo Stato cerco di riappropriarsi del palazzo. L’idea era quella di farlo diventare sede di nuovi uffici finanziari e fiscali. Il palazzo divenne nuovamente dello Stato nel 17841, con un passaggio di proprietà. Con l’acquisto, vennero fatte una serie di restauri e venne completata la facciata verso Via Case Rotte. Nel palazzo vennero instaurati : la Regia Camera dei Conti, la Regia Intendenza Generale, la Tesoreria, il Dazio Grande con i suoi uffici e la Cassa imperiale del Banco di Vienna. Dopo qualche tempo, precisamente durante il Regno d’Italia, si trovò spazio anche per il Ministero delle Finanze, il Pubblico Tesoro e la Dogana.

Dopo l’Unità d’Italia

La storia di Palazzo Marino è ricca di eventi, e dopo le Cinque giornate di Milano, nel 1848, gli uffici all’interno del palazzo si fermarono. Il palazzo divenne sede del Governo provvisorio della regione. Dopo la liberazione dagli austriaci, il palazzo divenne proprietà  del comune nel 1859, dopo il passaggio di proprietà dallo stato. Dopo qualche mese dall’unità d’Italia, Palazzo Marino diviene sede del comune di Milano. Le funzioni fiscali, fino ad allora svolte negli uffici interni, vengono spostate a Palazzo Carmagnola. Con l’acquisto da parte del comune di Palazzo Marino, avvenne in concomitanza la costruzione di Piazza della Scala.

Il Palazzo dopo la Guerra.

La storia di Palazzo Marino conta due restauri, uno detto in precedenza, e l’altro avvenuto dopo la Seconda Guerra Mondiale. Con questo restauro vennero ripristinate le parti del palazzo che ebbero subito danni durante i bombardamenti del 1943. Questo restauro durò molti anni e si concluse solo nel 1954.

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