18 aprile 2002: aereo si schianta sul Pirellone di Milano

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Un aereo si schianta contro il Pirellone di Milano. Ripercorriamo insieme i momenti cruciali di quel 18 aprile che sconvolse il capoluogo lombardo.

Il prossimo 18 aprile sarà il 16esimo anniversario del noto incidente aereo avvenuto nel cuore della città. Alle 17.46 di quel fatidico giorno del 2002, un Rockwell Commanter 112T CHB-NCX si schianta contro il Pirellone di Milano, nell’angolo sud-ovest di Piazza Duca D’Aosta.

In cabina di pilotaggio c’era Luigi Fasulo, un pilota di professione italo-elvetico di 67 anni. Decollato alle 17.15 dall’aeroporto di Locarno-Magadino, Fasulo chiederà venti minuti più tardi l’autorizzazione per l’atterraggio a Linate.

Qualcosa va storto

La torre di controllo gli comunica la pista designata, che non è la solita utilizzata dal pilota. Fasulo deve cominciare il processo di allineamento ma alle 17.42 segnala alle torri di controllo di Locarno e Linate un’anomalia al carrello. Il pilota dovrebbe a questo punto imboccare il circuito ATA, rotta di attesa di forma ellittica, alla periferia di Milano.

Ma qualcosa va storto: alle 17.46 l’aereo colpisce il 26esimo piano del Pirellone di Milano, dopo un tentativo di virata effettuato pochi secondi prima dell’impatto. Impegnato a risolvere il problema delle spie del carrello, Fasulo non si accorse di essere fuori rotta fino all’ultimo momento.

Le vittime

Il 18 aprile 2002 persero la vita Anna Maria Rapetti e Alessandra Santonocito. Le due avvocatesse, che lavoravano al 26esimo piano del Pirellone, erano dipendenti della Regione Lombardia. Oltre alle due donne, vittima dell’incidente aereo è lo stesso Luigi Fasulo, che era solo a bordo del velivolo. Oltre 70 i feriti.

Non mancheranno le polemiche: un anno fa Rosanna Santonocito, sorella di Alessandra, non partecipa alla cerimonia di commemorazione delle vittime. Dalle pagine de La Repubblica la donna dichiarerà: “la città sembra aver dimenticato la nostra tragedia”. In quell’occasione ricorderà alla Regione il progetto di borse di studio in onore alla sorella, mai portato a compimento.

Incidente?

A meno di un anno dai tragici eventi dell’11 settembre, l’incidente aereo del 18 aprile risveglia subito la paura. In realtà l’ipotesi dell’attacco terroristico viene smentita quasi immediatamente dalle autorità, che indagano sulla figura di Luigi Fasulo. Nonostante l’iniziale ipotesi di suicidio, legata alla complicata storia di truffe e buchi finanziari dell’uomo, l’inchiesta si diresse verso l’ipotesi del malfunzionamento tecnico. Alla fine del 2002 l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza al Volo (ANSV) pubblicò una relazione d’inchiesta che riportava come causa principale del disastro aereo l’inesperienza del pilota. In particolare, si riferiva l’incapacità di Fasulo di gestire la fase di atterraggio del velivolo in presenza di imprevisti o problematiche.

Il Pirellone oggi

In seguito agli avvenimenti del 2002 il grattacielo milanese è stato completamente ristrutturato, sia internamente che esternamente. La nuova facciata verrà inaugurata il 18 aprile del 2004, a distanza di due anni dall’incidente. Lo stesso giorno venne aperto al pubblico l’auditorium Giorgio Gaber, e da maggio 2005 il Pirellone ospita di nuovo il Consiglio regionale. Oggi il 26esimo piano è vuoto e ospita il “Luogo della Memoria”, eretto in onore alle vittime dell’incidente aereo.

Chiara Savi

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