Modi di dire milanesi: cosa sono e da dove derivano?

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Ogni regione ha i suoi dialetti e modi di dire e Milano non è certo da meno. Scopriamo insieme i modi di dire milanesi!

Ci sono una serie di parole non appartenenti alla lingua italiana che sono però entrate nel linguaggio di tutti i giorni dei milanesi.

Modi di dire, di definire un gesto o una situazione che sono quasi intraducibili ma che racchiudono un significato particolare.

Modi di dire, ecco alcuni esempi

Bigiare: verbo comunemente usato per descrivere la scelta di saltare la scuola. Sembrerebbe avere origini molto antiche e derivare da una parola austriaca che letteralmente significa “sottrarsi a un obbligo”.

Bordello: escludendo la definizione grossolana di casa chiusa, il bordello per i milanesi rappresenta l’eccessivo rumore e il chiasso.

Bauscia: letteralmente “saliva”, nel linguaggio comune ha assunto una connotazione dispregiativa nei confronti degli individui saccenti e “so tutto io”.

Cicca: gomma da masticare. Quella che per i vicini torinesi è il “chicles” e per la maggior parte dell’Italia è il mozzicone di sigaretta, a Milano è proprio il comune chewing gum.

Ogni esempio e modo di dire è unico nel suo genere e rappresenta una Milano schietta e quotidiana che, a suo modo, ha parallelamente fatto storia.

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