Milano Bovisa, da quartiere industriale a centro del design

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Dopo la Design Week la periferia industriale Bovisa si consacra come polo del design.

Divenuta una zona di ritrovo per giovani artisti emergenti durante la Design Week, Milano Bovisa è diventata simbolo della riqualificazione e del cambiamento rispetto al passato.

Nota come zona industriale alla periferia Nord-Ovest di Milano, la zona Bovisa è sempre stata una zona “ferroviaria”, letteralmente tagliata in due dai binari del treno che attraversa la città.

Milano Bovisa, la storia

Centro indiscusso dell’epoca fortemente industriale del ‘900, il quartiere è rimasto per decenni “escluso” dalla vita e dalla crescita della Milano città metropolitana.

Abbandonata sin dagli anni ’50 per il graduale smantellamento della società industriale, zona Bovisa è passata rapidamente dall’essere un poo industriale di notevole importanza ad essere una periferia lasciata all’abbandono.

La riqualificazione urbana dell’ultimo ventennio, insieme con i numerosi tentativi della città i evolversi in maniera omogenea, sembravano non aver raggiunto questa zona così sfortunata.

Politecnico di Milano, verso la salvezza

Nel 1990 in zona Bovisa vennero decentrate alcune sedi del dipartimento del Politecnico di Milano.

Si trattò proprio del Sistema Design che nel corso degli anni ha dato al quartiere una nuova vita, tutta universitaria e caratterizzata da menti brillanti.

Dall’abbandono all’hub creativo

Milano Bovisa, grazie alla presenza dell’università si è progressivamente mossa verso un futuro più roseo, definitivamente consacrato con la Design Week.

Grazie al progetto Bovisa Design District, la zona ha potuto colorarsi di percorsi interattivi a tema che hanno attirato un buon numero di turisti e di artisti della moda.

Il design si è così unito al passato industriale della zona, creando una realtà accattivante che ha contribuito alla riqualificazione locale.

Grazie ad un social network locale “InBovisa”, gli abitanti del quartiere hanno potuto sentirsi partecipi del medesimo, per apprezzarlo per tutto l’anno, non solo in occasione di un grande evento.

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