La Sirenetta di Milano: alla scoperta della creatura leggendaria

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Al Museo di Storia Naturale è presente la Sirenetta di Milano, reperto che vive tra leggenda e realtà.

Chi non si è mai chiesto, almeno una volta, se le sirene esistono davvero o sono solo leggenda? Ebbene, la città meneghina potrebbe rispondere a questa domanda. Al Museo di Storia Naturale è conservata la Sirenetta di Milano. Attraversando il parco Palestro, si arriva al Museo di Storia Naturale. Si tratta di una costruzione imponente, con grandi finestre scure che conferiscono un alone di mistero. Al secondo piano del museo, c’è l’ufficio dell’entomologo e custode, Carlo Pesarini.

Il ritrovamento.

Nel 2004, nella ormai moderna Milano, tra Centrale e il grattacielo Pirelli, ecco la Sirenetta di Milano. Si tratta di una piccola sirenetta, lunga circa una trentina di centimetri. La parte posteriore da pesce e coperta da squame, provvista di pinne. La parte anteriore umanoide, con torace, braccia, mani provviste di artigli. Ma la cosa che più fa pensare a una sirena, è la presenza della testa. Un volto non certo gradevole ma provvisto di naso, occhi, orecchie e bocca semiaperta con denti aguzzi. Alla testa sono persino attaccati dei lunghi capelli arruffati sulla nuca.

Leggenda o realtà?

Ovviamente, la Sirenetta di Milano non è altro che un falso, ma sicuramente d’autore, con una storia alle spalle. La prima sirena di questo tipo risale alla prima metà dell’Ottocento. Tutto inizia con il viaggio del capitano inglese Eades. Salpando per i mari d’Oriente, si imbatté in alcuni mercanti che facevano affari d’oro. Essi mostravano una sirena imbalsamata, ma solo sotto pagamento. Il capitano decise che sarebbe entrato in possesso della strana creatura. I mercanti gli vendettero la sirena a una cifra molto alta, tant’è che fu costretto a vendere la nave su cui viaggiava. Tornato a Londra nel 1822 espose la sirena con enorme successo ma ebbe guai a causa della nave venduta.

Il destino della sirena.

La Sirenetta di Milano è dunque pura leggenda, ma la sirena del capitano continuò il suo percorso. Cambiò proprietario molto spesso, fino ad approdare in America. Lì, entrò nella mani di P.T. Barnum, un famoso showman che ne face l’attrazione principale. Egli la espose in modo permanente nel suo “museo”, in cui erano presenti reali curiosità scientifiche e falsi spudorati. La sirena divenne nota come La Sirena delle Figi e venne persa intorno al 1880 in seguito a un incendio. Questa non fu il primo modello di sirena, i primi apparvero tra il 1500 e 1600. Ma solo dopo il 1800 le sirene divennero motivo di curiosità e falsificazioni in Europa e America. La falsificazione delle sirene è opera di tassidermisti esperti che rivelano una tecnica comune ma sofisticata. Le migliori sembrano provenire da Giappone e Indie Orientali, poiché è tradizione costruire rappresentazioni di sirene. Oltre alle sirene, in queste zone vengono spesso riprodotte altre creature leggendarie, come ad esempio i draghi. Queste riproduzioni venivano spesso utilizzate per cerimonie e rituali religiosi.

La Sirenetta di Milano.

Ecco dunque svelato il mistero della Sirenetta di Milano. Non si tratterebbe altro che di una riproduzione proveniente da mani orientali. La stessa riproduzione gemella, la si trova esposta al British Museum di Londra.

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