Storia

Abdicazione di Massimiano a Milano: un evento storico nell’Impero Romano

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L’abdicazione di Massimiano a Milano è un evento storico che ha segnato un momento cruciale nell’Impero Romano. Questo articolo esplora l’epoca di Massimiano, le sue conquiste militari e politiche, e le circostanze che hanno portato alla sua abdicazione a Milano.

Biografia di Massimiano

Origini e carriera militare

Massimiano, il cui nome completo era Marcus Aurelius Valerius Maximianus Herculius, nacque a Sirmio (oggi Sremska Mitrovica, Serbia) intorno al 250 d.C. in una famiglia di bottegai. Massimiano era noto per essere un uomo magro, con lineamenti marcati e fronte bassa. Pur non avendo un aspetto particolarmente attraente, era un uomo di grande energia. Aggressivo ma fedele e leale, con scarsa cultura ma molta capacità decisionale.

Entrò nell’esercito romano e servì sotto gli imperatori Aureliano e Probo prima di essere scelto da Diocleziano come suo collaboratore nel 285 d.C.

Il co-impero con Diocleziano

Nel 285 d.C., Diocleziano proclamò Massimiano co-imperatore e gli conferì il titolo di Cesare. I due governarono l’Impero Romano insieme senza mai entrare in conflitti di potere. Le leggi e le celebrazioni avvenivano sempre in nome di entrambi i sovrani, e coniavano le stesse monete.

Campagne militari di Massimiano

Massimiano stabilì la sua capitale a Treviri e passò gran parte del suo tempo impegnato in campagne militari. Tra il 285 e il 288, combatté contro i Germani lungo il Reno e insieme a Diocleziano sgominò gli Alemanni nel 288. Inoltre, partecipò alla campagna mesopotamica di Caro nel 283 e all’acclamazione a imperatore di Diocleziano il 20 novembre 284 a Nicomedia.

Carausio e la Britannia

Massimiano nominò Carausio al comando della flotta della Manica per combattere la pirateria di Franchi e Sassoni. Tuttavia, Massimiano venne a sapere che Carausio attendeva che i pirati terminassero i saccheggi prima di attaccarli e il loro bottino finiva nelle tasche di Carausio invece di tornare alla popolazione. Ordinò che fosse giustiziato, ma Carausio fuggì in Britannia dove tre legioni passarono dalla sua parte, proclamandolo Augusto.

Massimiano non riuscì a combattere Carausio, poiché la sua flotta fu distrutta dalle tempeste. Tuttavia, Massimiano riuscì a riconquistare gran parte della Gallia e a fortificare la linea del Reno e del Danubio.

L’abdicazione di Massimiano a Milano

Le ragioni dell’abdicazione

Il 1° maggio 305, dopo vent’anni di regno e provato da problemi di salute, Massimiano abdicò insieme a Diocleziano. Le ragioni di questa decisione potrebbero essere state la stanchezza, la malattia e le difficoltà familiari e politiche che aveva affrontato durante il suo regno. È possibile che Diocleziano avesse già deciso di abdicare dopo un certo periodo di regno. Probabilmente un ventennio, e che avesse chiesto a Massimiano di fare lo stesso.

La cerimonia di abdicazione

L’abdicazione di Massimiano ebbe luogo a Milano, nello stesso giorno in cui Diocleziano abdicava a Nicomedia. Massimiano cedette il potere a Costanzo Cloro, padre di Costantino, e nominò Flavio Severo come Cesare. Dopo la cerimonia, Massimiano si ritirò in una sua villa in Lucania.

Il ritorno al potere e la morte

Il sostegno a Massenzio

Nel 307, Massimiano riebbe la porpora dal figlio Massenzio, che aveva usurpato il titolo imperiale. Massimiano si dichiarò capo della Britannia e delle Gallie, sostituendo Carausio. Tuttavia, venne presto a contesa con il figlio e diede il titolo di Augusto a Costantino, che sposò la figlia Fausta, già promessa a lui in precedenza.

L’abdicazione definitiva e la morte

Nell’aprile 308, Massimiano tentò di deporre il proprio figlio Massenzio, ma fallì e si rifugiò alla corte di Costantino a Treviri. Nel novembre 308, Diocleziano e il suo successore Galerio obbligarono Massimiano a rinunciare definitivamente alle sue pretese al trono. Nel 310, Massimiano cercò di sottrarre il titolo imperiale a Costantino, ma fu catturato e si diede la morte o fu ucciso a Marsiglia.

Conclusione

L’abdicazione di Massimiano a Milano rappresenta un momento significativo nella storia dell’Impero Romano. Il suo regno, le sue conquiste e le sue difficoltà personali hanno contribuito a plasmare la storia dell’epoca. Sebbene la sua abdicazione abbia segnato la fine del suo potere, il suo ruolo nella storia romana rimane una testimonianza della sua importanza e del suo impatto sull’Impero.

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