Ambiente

Milano, la montagna fantasma tra alberghi disabitati e strutture abbandonate

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In valle Camonica regna il silenzio. Tra alberghi abbandonati e strutture post olimpiche, la montagna sembra aver perso il contatto con l’uomo.

A Montecampione i ricordi azzurri sono solo un ricordo. Il territorio che accolse l’Inter e le campionesse Franchini dello sci oggi è un ammasso di strutture lasciate in balia di se stesse.

Dagli anni Settanta, in cui si diede vita una una milano da sciare, ad oggi, le cose sono cambiate. Le strutture sciistiche sono abbandonate, le società degli impianti sono sepolte dai fallimenti giudiziari.

Una cittadina fantasma, che non ha risparmiato l’hotel Montecampione 1200 e nemmeno un albergo a quattro stelle in località Plan. Ogni anno lo stesso scenario, l’estate deserta e qualche cenno di vita nel periodo invernale. Non mancano comunque i nostalgici che vivono il posto nonostante le condizione precarie.

Non finisce qui, un altro tassello poi, secondo alcuni abitanti del posto ha fatto sprofondare ulteriormente la zona. “L’arrivo dei profughi ha decisamente danneggiato l’immagine del posto ed è veramente triste vederlo ridotto in queste condizioni”, punti di vista ben netti.

Sembra però che nonostante gli “al lupo al lupo” degli investitori precedenti, oggi forse qualcosa sta cambiando. Barbara Bonicelli, sindaco di Artogne, ne è convinta, e porta l’esempio del leggere incremento di turisti nell’estate e l’interessamento da parte di Stefano Iorio e Matteo Ghidini divenuti azionisti di maggioranza della Montecampione Ski Area. Il piano è quello di proporre attività che portino una lunga e duratura ventata di turismo.

Qui si spera ad occhi aperti mentre i ricordi dei fasti azzurri tracciati sulla neve sono stati sciolti dal tempo.

(credit foto: brescia oggi)

@Damiano Grilli

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