Le invenzioni di Leonardo da Vinci a Milano: un pozzo di storia

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Nato il 15 aprile 1452 a Vinci, piccolo paese della Toscana, Leonardo stupì e stravolse il mondo grazie alle sue straordinarie invenzioni.

Alcune tra le più importanti saranno esposte a Milano al Leonardo3 Museum, innovativo museo e centro di ricerche dedicato al genio toscano.

Il museo situato in Piazza della Scala, offre una straordinaria esperienza in prima persona. Presenti le ricostruzioni delle  invenzioni più visionarie, tra cui:

  •  La Libellula meccanica
  •  La macchina del tempo
  •  Il sottomarino meccanico
  •  La macchina volante

Oltre alla macchina del tempo, l’invenzione più catalizzante l’attenzione risulta essere la macchina volante. Il primo Ornitottero funzionante (così sono chiamate le primordiali macchine volanti) venne costruito nel 1870. Leonardo da Vinci iniziò a studiare il volo degli uccelli 4 secoli prima. In pieno stile milanese, l’inventore fu precursore dei tempi. E questo è proprio lo spirito della mostra in questione. Fruibile fino al 31 dicembre 2017 rappresenta un’occasione unica per interagire con ricostruzioni digitali e opere tridimensionali.

Ricostruzione Ornitottero

 

Che Milano rappresenti l’avanguardia a livello di inventiva non è una novità.

In tale contesto va a situarsi un museo dedicato a Leonardo da Vinci. Come simbolo di tensione ad un miglioramento Milano prende spunto dal leggendario ingegnere. Lui e tutte le personalità che hanno contribuito allo sviluppo sociale trovano campi fertili nel capoluogo lombardo. Prova ne viene data anche dal Museo della Scienza dove non si contano le mostre concernenti tale tema. In tale sede hanno trovato spazio anche le 14 invenzioni italiane che maggiormente hanno caratterizzato il nostro tempo. Partendo dagli anni ’60 e ’70 reinventati dall’eporediese Olivetti si arriva alla spaziale ISSpresso del 2015. Una macchina espresso a cialde in grado di lavorare in condizioni di microgravità.

Samantha Cristoforetti si gode una pausa caffè

Straordinario pensare come una macchina a scrivere, l’Olivetti Valentine, in una città come Milano possa essere accomunata ad una macchinetta per il caffè. Se la prima, inventata nel 1964, prima a godere di caratteristiche quali compattezza e portatilità ci ha insegnato quanto comodamente si possa trasportare quanto è per noi necessario, la seconda ci insegna che lo spazio può essere un posto decisamente ospitale. Il concetto è il medesimo. L’ingegno umano, di cui Milano è gran promotrice, ci regalerà giorno dopo giorno confini sempre meno distanti e prospettive sempre nuove.

Leonardo fu certamente il primo a cogliere tale spirito. Nei secoli la sua eredità venne raccolta da personalità altrettanto illuminate che rendendo possibile lo sviluppo della tecnica fanno anche di Milano, tra le tante, un esempio di avanguardia.

Francesco Spano

 

 

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