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Chiese di Milano, alla scoperta dei più particolari luoghi di culto della città

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Tra tradizione e innovazione: le chiese di Milano sono unconventional.

Le chiese di Milano, così come capita in molte altre città italiane, sono molto diverse tra loro. Si passa da strutture dallo stile sfarzoso e a tratti arzigogolato e pomposo, a edifici di culto estremamente minimali e spogli.
Si tratta della sempiterna differenza tra chiese tradizionali (di antica costruzione) e chiese moderne e contemporanee.
All’interno di entrambi i gruppi si possono trovare luoghi di culto estremamente particolari, chiese degne dell’attenzione dei turisti e dei cittadini.

Chiese di Milano, luoghi da non perdere

Non solo affreschi, monumenti o episodi legati alla storia della città. Non solo un design accattivante e fuori dagli schemi.
A Milano ci sono alcuni luoghi di culto che sono davvero singolari e che vale la pena visitare (anche se non si è dei turisti!).
detta la “Cappella Sistina” di Milano, questa chiesa di trova tra via Luini e corso Magenta. La sua particolarità risiede nella gran numero di affreschi al suo interno. Un tripudio di colori direttamente dal ‘500, ad accompagnare i volti espressivi di Bernardino Luini.
per gli amanti del macabro e dell’inquietudine la chiesa di via San Bernardino è una tappa obbligata. Nella cappella interna di questa chiesa infatti le pareti sono interamente coperte da ossa e teschi, quelli dei condannati a morte e dei malati di peste dei secoli che furono.
Santa Maria degli Angeli
edificio in stile barocco in piazza Sant’Angelo, è noto per la sua maestosità e grandezza. Ancora oggi ricopre un ruolo fondamentale di luogo di incontro tra diverse culture e religioni.
San Gottardo in Corte
sita in via Francesco Pecorari vanta sulla sua torre ottagonale il primo orologio pubblico di Milano (in contrasto con la tradizionale meridiana).
è un esempio di chiesa doppia tra corso Garibaldi e via Marsala. Trattasi di due chiese identiche e speculari che condividono lo stesso sagrato. La storia arrivata sino a noi racconta come la seconda chiesa sia stata voluta da Bianca Maria Visconti (moglie di Francesco Sforza) come simbolo di vicinanza e eterno amore verso il marito.
in piazza Beria d’Argentine si trova questo luogo di culto antichissimo (presente fin dall’anno 770). Un perfetto esempio di architettura paleocristiana e di austerità.

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