Trenord a Milano: gli accordi tra Ferrovie dello Stato e Regione

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Gli ultimi mesi sono stati decisamente turbolenti per Trenord a Milano . Vediamo insieme quali sono le decisioni prese da Trenord e Ferrovie dello Stato.

Trenord a Milano e in Lombardia

La convivenza di Fs e Fnm in Trenord è durata ben 7 anni. Le due società sono socie al 50%, e nell’ultimo periodo la gestione comune della rete ferroviaria lombarda ha presentato notevoli lacune organizzative. Specialmente dopo le morti del tragico incidente avvenuto a Pioltello lo scorso 25 gennaio i problemi, già da tempo evidenti, si sono acutizzati. Nella maggioranza dei casi le corse non rispettano gli standard di affidabilità, presentando ritardi e disservizi vari. In poche parole, la situazione di Trenord a Milano e in tutta la regione Lombardia non è delle migliori. E proprio da qui deriverebbe la rottura tra le due società a quota maggioritaria.

Luglio 2018

L’incontro tra il governatore Attilio Fontana e Renato Mazzoncini ha portato alla risoluta decisione di terminare la collaborazione tra Ferrovie dello Stato e Regione Lombardia. L’annuncio ufficiale del divorzio, già nell’aria da tempo, risale al 10 luglio scorso. Già Giuseppe Bonomi, consigliere di amministrazione di Ferrovie Nord Milano, aveva ipotizzato un possibile cambio di rotta qualche settimana prima.

Agosto 2018

Facciamo un salto in avanti. Il vertice dello scorso 31 agosto tra Fontana e l’ad di Ferrovie dello Stato Gianfranco Battisti ha fatto luce sulla scissione in corso. Si prevede una progressiva nazionalizzazione della rete ferroviaria lombarda, per ora solo ipotizzata. Trenitalia sembrerebbe disposta a cedere la propria quota in cambio di binari, 330 chilometri per un totale di 124 stazioni. Non tutti si sono dimostrati favorevoli a un tale scenario, soprattutto in Regione. Inoltre, dall’incontro sono emerse diverse questioni relative a sicurezza e svecchiamento dei mezzi a disposizione.

La proposta

L’impegno primario, dichiara Battisti in seguito al vertice, è rimettere al primo posto i pendolari. La proposta annunciata prevede il rifornimento da parte di Fs a Trenord di 34 treni, entro la fine dell’anno. Ben 9 di queste autovetture sarà in funzione a partire dal mese di ottobre. Altri 15 mezzi verranno inoltre messi a disposizione entro la prossima primavera.

Trovare nuovi equilibri

L’intenzione è quella di trovare un nuovo equilibrio tra le due parti in gioco. Lo scopo di tale approccio sarebbe migliorare il servizio ed eliminare le gravi problematiche attuali. Tutto questo, secondo quanto dichiarato, avverrà grazie ad una migliore manutenzione e a misure di sicurezza maggiori, oltre che un’attenta rivalutazione dell’intera rete. Bisognerà migliorare il rapporto domanda-offerta, concentrandosi soprattutto sulle aree maggiormente interessante dai viaggiatori pendolari.

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